la zampogna

05.08.2011 14:12

La zampogna (zampogna, ciarameddha) è uno degli strumenti di maggior rilievo nell'ambito agro-pastorale calabrese. La forma e le parti animali di cui è composta (qualche suonatore ama definirla "la capra che suona") il sottoscritto Demetrio Bruno la definisco la regina degli strumenti,in quanto nel farla suonare utilizziamo solamente elementi naturali,come legno ,canne per le ance , cera d’api per accordarla,e otre per mantenere il suono continuo. la connettono strettamente alla sfera magico-rituale, mentre il peso e la funzionalità che ricopre nella vita musicale la rendono emblematica dell'interno universo dei suoni della regione. Lo strumento è diffuso su scala regionale in quattro diversi modelli e quasi ovunque viene usato durante tutto l'arco dell'anno soprattutto in occasioni cerimoniali e festive. Le zampogne calabresi hanno 4 o 5 (eccezionalmente 6) canne ad ancia infisse in un ceppo tronco-conico (busciula o testale) che comunica con l'interno di un otre di pelle. L'otre fornisce la riserva d'aria ed è ricavato dalla pelle di una capra o di una pecora che, sfilata per intero dall'animale, ne mantiene la forma con il pelo all'interno. Al posto del collo viene legato il ceppo, al posto di una zampa anteriore, il cannello di insufflazione. Le altre zampe sono chiuse e sporgono bene in evidenza. Le dimensioni dell'otre sono proporzionali a quelle delle canne. Tuttavia in Calabria si tende a preferire otri molto grandi. Il canneggio è impiantato su due canne melodiche più bordoni. Le canne melodiche (mastre ,a dritta o a manca), munite di fori digitali, sono in un unico pezzo, ovvero in due parti separate, tra loro avvitate, e sono generalmente provviste di campane. Vengono accordate regolando l'apertura dei fori digitali mediante cera d'api. I bordoni sono ciascuno in due elementi, scorrevoli l'uno nell'altro in modo da poterne regolare la lunghezza. I principali legni usati per le canne sono: bosso, gelso, noce, olivo, olivo selvatico, acero, erica, alberi da frutto. Sulle giunture e sui bordi delle campane vengono a volte inseriti degli anelli di corno a scopo di rinforzo e di ornamento. Le ance di canna possono essere semplici o doppie. L'ancia semplice (cannizzola) è la più usata. Si ricava da un tubicino di canna avente l'estremità superiore chiusa da un nodo naturale. Lungo la sua superficie viene escissa una linguetta, con un taglio effettuato longitudinalmente, sia in un senso sia nel senso inverso. L'ancia doppia (rametta) è simile a quella della ciaramella. Alcuni strumenti possono montare ambedue i tipi di ancia contemporaneamente. Le zampogne sono corredate da una serie di accessori: una quantità di cera d'api viene generalmente tenuta attaccata al ceppo e utilizzata per restringere il contorno dei fori digitali durante l'accordatura; piccoli punteruoli (magnittara) di legno, corno, osso o altro, tenuti appesi allo strumento, servono a liberare i fori dalla cera in eccesso; tappi di legno vengono a volte impiegati per chiudere i bordoni durante l'accordatura; nappine, nastri e fiocchi colorati (generalmente rossi) forniscono una protezione magica contro il malocchio. Come la ciaramella, anche la zampogna viene costruita in botteghe specializzate dove si fa uso di particolari attrezzature: tornio (elettrico o a pedale), sgorbi, succhielli, alesatori, trapani, ecc. Qui vengono costruiti i nuovi strumenti e riparati i vecchi. Le occasioni più favorevoli per la vendita sono le grandi feste religiose annuali in cui convergono un gran numero di suonatori. I costruttori sono quasi sempre anche suonatori e svolgono un importante ruolo di trasmissione del sapere musicale. Tra i numerosi centri di costruzione calabresi, vi sono Farneta (CS), Verbicaro (CS), Brancaleone (RC), Bagaladi (RC). Alcuni tipi di zampogna vengono anche costruiti a mano, con coltello, direttamente da chi li suona. Lo zampognaro cura personalmente la manutenzione del proprio strumento, sostituendo all'occorrenza sia l'otre sia le ance. É un personaggio centrale nella vita delle comunità agro-pastorali: la sua presenza infatti garantisce il regolare svolgimento dei piccoli e grandi riti collettivi. I seguenti sono i quattro tipi di zampogna diffusi in Calabria: I TIPO: surdulina, anche i suoni, karamunxïa (albanese) . Area di diffusione centro-settentrionale (provincie di Cosenza e Catanzaro, comprese le minoranze linguistiche albanesi). Strumento di dimensioni medio-piccole (lungh. 30-60 cm) ad ancia semplice intagliata dall'alto verso il basso, con 4, raramente 5 (eccezionalmente 6) canne cilindriche prive di campane. Le canne melodiche sono di identiche dimensioni, ciascuna con 4 fori digitali più vari fori di intonazione. La sinistra è chiusa in fondo. I 2 bordoni di dominante, sono fra loro di diversa misura (eccezionalmente vi è un terzo bordone che raddoppia il minore).